7 Gennaio 2020
Il mercato dell’edilizia è in crisi, tranne quello del legno
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Il mercato dell’edilizia in legno è impermeabile alla crisi del settore, soprattutto in Italia, dove la discesa è costante, sia in ambito residenziale che non. L’edilizia in legno infatti genera un mercato da 1,3 miliardi di euro, secondo i dati del terzo “Rapporto Case e Edifici in Legno” redatto per conto di Assolegno dal Centro Studi di FederlegnoArredo Eventi SpA.
Le costruzioni in legno rappresentano il 7% delle nuove abitazioni del settore edile nel 2017. Il numero di edifici stimato sul territorio italiano è pari a 3224, di cui il 90% a uso residenziale. Il valore complessivo è stimato attorno ai 700 milioni di euro. Considerando però anche le imprese che operano nel mercato dell’edilizia in legno, in segmenti collaterali ma inerenti come le grandi costruzioni, i ponti e le coperture in legno, l’ammontare del business è pari a 1,3 miliardi di euro.
La vitalità del mercato dell’edilizia in legno
Il mercato dell’edilizia italiana è in stallo da tempo: si costruisce poco, anche perché il numero di edifici è già in sovrannumero e esiste una difficoltà oggettiva nel rinnovare il patrimonio immobiliare. Il comparto dell’edilizia in legno, anche detto “bioedile”, è la voce fuori dal coro, l’eccezione che conferma la regola: è in crescita e ha vitalità perché sempre più persone stanno sfatando il tabù delle costruzioni in legno, considerate erroneamente come inaffidabili o temporanee. In realtà è l’esatto opposto: il legno è un materiale super performante sia in termini costruttivi che energetici. Le costruzioni in legno riducono al minimo i consumi energetici, rispettano i principi di sostenibilità, sono competitivi in termini di costo, sono sicuri dal punto di vista sismico. Hanno tutto ciò che dovrebbero avere le costruzioni nel 2020.
Questo fermento porta l’Italia al quarto posto in Europa in quanto a volume del mercato dell’edilizia in legno. Sopra l’Italia si confermano Germania, Inghilterra e Svezia, tre mostri sacri dal momento che sono i più grandi fornitori europei di legname strutturale. Le cifre non sono ancora notevoli, ma lasciano ben sperare: nel 2017 in Italia, sette case su 100 sono state costruite in bioedilizia.